Warning:
JavaScript is turned OFF. None of the links on this page will work until it is reactivated.
If you need help turning JavaScript On, click here.
Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: La caduta dell'Impero d'Occidente, guidati dal loro capo, Attila, erano arrivati in Gallia e nonostante la sconfitta subita nella terribile battaglia dei Campi Catalaunici nel 451, decisero di aggredire l'Italia, con l'obiettivo di arrivare fino a Roma, no fu determinata da un evento singolo, ma fu l'effetto di un lungo processo di sfaldamento dello stato che ha numerose cause tra le quali la militarizzazione dello stato e la barbarizzazione dell'esercito, il calo demografico dovuto a povertà diffusa, lo sciro Odoacre, capo delle milizie di origine barbarica (Eruli e Sciri) che operavano in Italia alleate del patrizio Oreste e dell'imperatore bambino Romolo Augustolo, si ribellò, uccise Oreste e depose Romolo Augustolo, inviando le insegne imperiali in Oriente per cui Odoacre rimase come unica autorità in Occidente con il titolo di patrizio romano (dunque una sorta di facente funzione dell'Imperatore d'Oriente) e di re dei barbari, Burgundi, Alemanni e Franchi che si stanziarono nella Gallia e lungo il Reno, la fiscalità sempre più oppressiva e la corruzione dell'apparato burocratico e la conseguente perdita di consenso del potere centrale, l'imponente migrazione di tribù barbariche entro i confini occidentali dell'Impero all'inizio del V sec. d. C. quali Vandali, l'imponente migrazione di tribù barbariche entro i confini occidentali dell'Impero all'inizio del V sec. d. C. quali Visigoti, il calo demografico dovuto a guerre e violenze continue, l'imponente migrazione di tribù barbariche entro i confini occidentali dell'Impero all'inizio del V sec. d. C. quali Burgundi, Alemanni e Franchi, crearono un regno autonomo nell'Africa den nord e da qui una spedizione vandala mise nuovamente a sacco Roma nel 455, LA DISGREGAZIONE DELL'IMPERO ROMANO D'OCCIDENTE avvenne dopo l'imponente migrazione di tribù barbariche entro i confini occidentali dell'Impero all'inizio del V sec. d. C., l'imponente migrazione di tribù barbariche entro i confini occidentali dell'Impero all'inizio del V sec. d. C. e in seguito al violento attacco degli Unni, Visigoti che dopo aver saccheggiato l'Italia si stanziarono prima nella Gallia, poi nella penisola iberica, ad ostacolarlo non fu la difesa organizzata dello stato romano, ma fu il vescovo di Roma, Leone I, che si recò in Italia settentrionale (vicino Mantova) per trattare con lui dimostrando come la chiesa fosse ormai l'unica istituzione in grado di prendere le difese degli abitanti dell'Impero, l'imponente migrazione di tribù barbariche entro i confini occidentali dell'Impero all'inizio del V sec. d. C. quali Angli e Sassoni, LA DISGREGAZIONE DELL'IMPERO ROMANO D'OCCIDENTE è fissata dagli storici nell'anno 476 d.C., la sconfitta subita nella terribile battaglia dei Campi Catalaunici nel 451, decisero di aggredire l'Italia, con l'obiettivo di arrivare fino a Roma e ad ostacolarlo non fu la difesa organizzata dello stato romano, ma fu il vescovo di Roma, Leone I, che si recò in Italia settentrionale (vicino Mantova) per trattare con lui, la grave crisi economica che imperversava in Occidente già dal III sec. che aveva determinato l'abbandono delle città, che erano state il centro vitale dell'Impero, no fu determinata da un evento singolo, ma fu l'effetto di un lungo processo di sfaldamento dello stato che ha numerose cause tra le quali la fiscalità sempre più oppressiva e la corruzione dell'apparato burocratico